Grandinate, alluvioni, esondazioni, da telegiornali e social ne abbiamo visti tanti negli ultimi mesi. Eventi atmosferici sempre più violenti si sono abbattuti sulle città e hanno comportato gravi danni alle abitazioni (e non solo) di cui, purtroppo, cittadini e famiglie colpite devono farsi carico. Si tratta, in molti casi, di spese impreviste e consistenti che possono intaccare severamente il bilancio di un nucleo familiare ed erodere il patrimonio che, faticosamente, si è costruito nel tempo.
Eppure, pochissimi si assicurano contro gli eventi climatici estremi: l’87% degli italiani non ha una protezione per questi casi.
Eventi atmosferici estremi: la parola ai dati
Nel nostro Paese è cresciuto costantemente, nell’ultimo decennio, il numero degli eventi meteorologici cosiddetti “estremi”, ossia che hanno superato - per intensità o frequenza - la soglia media di guardia calcolata sulle rilevazioni meteorologiche dei trent’anni precedenti. Si è trattato di allagamenti e frane da piogge, terremoti, esondazioni di fiumi, raffiche di vento, ondate di calore, che si sono moltiplicati di anno in anno.
Quali sono le aree italiane più colpite dagli eventi atmosferici?
Senza dubbio il Nord Italia è l’area più colpita della Penisola con Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che entrano tra le prime dieci regioni in Europa con il maggior rischio climatico. Nella recente classifica anche la Toscana, il Piemonte e la Campania.
Secondo i numeri di marzo 2024, i rischi principali per il patrimonio residenziale sarebbero le inondazioni che insieme a incendi, frane, vento e ghiaccio, costituiscono il fattore che causa maggiori danni.
Anche Legambiente riassume gli eventi del 2023 specificando come sarebbero in aumento soprattutto le alluvioni e le esondazioni dei fiumi (+170% rispetto al 2022), le frane e gli smottamenti da piogge intense (+64%) e i danni da grandinate (+34,5%) con gli allagamenti (+12,4%). Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato.
La conta dei danni degli eventi climatici: uno scontrino da 17 miliardi di euro
Secondo un’altra ricerca oltre 5 milioni di italiani avrebbero subito danni onerosi nell’ultimo anno.
Assicurazione casa per gli eventi atmosferici e italiani
Mai come in questo caso la saggezza popolare ci ricorda l’importanza di giocare d’anticipo. Come dire? Se minaccia di piovere, procurati un ombrello.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presenta una situazione non troppo rosea:
- quasi 8 abitazioni su 10 sarebbero esposte ad un rischio alto o medio alto (sismico e idrogeologico)
- appena il 4,9% dei 31,2 milioni di abitazioni esistenti censite dall’Istat risulta coperta per danni da catastrofi naturali.
Tra i principali Paesi europei, l’Italia ha il più ampio divario tra le perdite legate agli eventi atmosferici e sismici e quelle coperte da una polizza assicurativa. Dati che stridono con quelli sul patrimonio immobiliare, con percentuali di case di proprietà di famiglie e piccoli risparmiatori da anni al top in Europa.
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